• Pubblicata il
  • Autore: MESSALINA66
  • Categoria: Racconti etero
UNA MERAVIGLIOSA SCOPATA IN FABBRICA  - prima parte - Macerata Trasgressiva

UNA MERAVIGLIOSA SCOPATA IN FABBRICA - prima parte - Macerata Trasgressiva

Questa storia è accaduta molti anni fa. Lavoravo come operaia alla Fiat di Termini Imerese (PA), era primavera e, finito il turno alla catena di montaggio, io e alcune colleghe siamo andate negli spogliatoi del personale per fare una bella doccia gratis prima di uscire. Purtroppo quella volta, e non era la prima, mancava l'acqua calda. Le mie compagne se ne sono andate, ma io era già seminuda e, invece, ho chiamato l'ufficio manutenzione col cellulare. Il capo turno ha detto che l'acqua calda era bloccata o forse l'avevano consumata tutta nelle docce degli uomini Aveva già mandato Peppe, un giovane idraulico, a controllare e sbloccare le caldaie. Peppe? Proprio lui? Era un po' di tempo che gli facevo il filo, ma in fabbrica girava voce che fosse già sposato e super-fedele alla moglie. Allora, ho approfittato dell'occasione per conoscerlo da vicino.
Sono andata allo spogliatoio dei maschi coprendomi con un telo da bagno, ho bussato e sono entrata. Non c'era nessuno ma, quasi subito, è arrivato Peppe, nudo e con un asciugamano intorno alla cintura. Mille gocce d'acqua scivolavano sul suo petto peloso, i lunghi capelli neri erano umidi e si appoggiavano sulle spalle muscolose. Sembrava un antico guerriero greco.
- Cosa ci fai qui? Questo è lo spogliatoio degli uomini...
- Appunto. Sono venuta perchè da noi manca l'acqua calda e il tuo capo ha detto che l'avete consumata tutta voi maschietti...
- Mi dispiace, la colpa è delle caldaie, anch'io ho appena provato la doccia, ma l'acqua è fredda anche qui...
In effetti, lui come me, aveva i capezzoli induriti, ma era per il freddo o per l'eccitazione del vedermi mezza nuda?
Sono passati solo pochi secondi. Ci siamo guardati dentro gli occhi, poi in fondo agli occhi degli occhi. Lui sapeva di piacermi e io sentivo che l'attrazione era reciproca.
All'improvviso, ha preso la mia faccia e mi ha baciato sensualmente, mordicchiandomi le labbra e affondando la lingua per attorcigliarla alla mia. Ero sorpresa, non mi aspettavo un attacco così veloce e deciso. Mentre rispondevo al bacio, lui mi ha tolto il telo, si è asciugato un po', mi ha afferrato il culo e ha appoggiato il suo pesce già duro sul mio stomaco. La sua lingua si è spostata sotto le orecchie e sul collo, poi mi ha afferrato le zinne pizzicandomi i capezzoli. Erano mesi che fantasticavo di scopare con lui, e adesso ero lì, fra le sue braccia. Mi sembrava di sognare.

CONTINUA

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